CASA, LA TASSA
VA A MILLE
Il presidente Corrado Sforza
Fogliani: "Un peso ormai non più sostenibile"
I DATI DELLA CONFEDILIZIA:
DAL 1980 AL 1997 LA TASSAZIONE SULLA CASA È CRESCIUTA DELL' 1.005%
Crescono
ancora le entrate fiscali fornite dalla casa. È quanto emerge
da uno studio effettuato dalla Confedilizia, che ha calcolato l'entità
del gettito tributario 1997 di imposte e tasse collegate agli immobili.
Secondo la ricerca, lo scorso anno l'ammontare dei diversi tributi sulla
casa è stato pari a 56.845 miliardi di lire, rispetto ai 53.517
miliardi del 1997.
Suddividendo le fonti di entrata in tre settori omogenei, si rileva
come la maggiore quota di gettito sia stata fornita nel 1997, dalle
imposte sul patrimonio e sul reddito (imposta comunale sugli immobili,
imposta sul reddito delle persone fisiche, imposta sul reddito delle
persone giuridiche, contributo per l'Europa), con 32.971 miliardi; seguono
poi i tributi indiretti sui trasferimenti (imposta sul valore aggiunto,
imposte di registro, sulle successioni e donazioni, ipotecaria e catastale),
che hanno fornito 12.465 miliardi; gli ulteriori 11.409 miliardi sono
invece giunti da imposte e tasse che hanno come presupposto di imposta
l'immobile e che sono legate a servizi forniti (imposta comunale per
l'esercizio di imprese, arti e professioni; tassa per lo smaltimento
dei rifiuti solidi urbani; tributo provinciale per la tutela, la protezione
e l'igiene dell'ambiente; imposta di consumo sull'energia elettrica).
GETTITO 1997 DEI TRIBUTI SUGLI IMMOBILI SUDDIVISO PER SETTORE DI
IMPOSIZIONE |
Settore di imposizione |
Gettito in miliardi
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Imposte sul patrimonio e sul reddito
(Irpef, Irpeg, Eurotassa, Ici) |
32.971 |
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Tributi sui trasferimenti
(Iva, Invim, imposte di registro, ipotecaria, catastale, sucessioni)
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12.465 |
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Tributi sui servizi
(Iciap, tassa smaltimento rifiuti, tributo provinciale,
protezione ambiente, imposta energia elettrica) |
11.409 |
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TOTALE |
56.845 |
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Fonte: Confedilizia
- Ufficio studi |
Lo studio
analizza l'andamento delle entrate derivanti dalla tassazione degli
immobili nel periodo che intercorre fra il 1980 e il 1997. L'analisi
dei relativi dati consente di verificare come in questi 17 anni il peso
di imposte e tasse sulla casa sia aumentato ben dell' 1.005%, essendo
partito da 5.141 miliardi del 1980. Più in particolare, esso
ha subito un incremento del 113% fra il 1980 e il 1985, del 114% tra
il 1985 e il 1990 e del 141% tra il1990 e il 1997. La causa più
rilevante del forte incremento registratosi negli ultimi anni è
data dall'introduzione dell'Ici, il cui introito si è attestato
sin da subito al di sopra dei 14.000 miliardi e che nel corso degli
anni è comunque cresciuto notevolmente, fino a raggiungere quota
16.641 miliardi nel 1997, con un aumento, rispetto all'anno precedente,
dell'8% (1.259 miliardi).
Il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha così
commentato i dati sull'incremento della tassazione immobiliare. "Si
tratta - ha detto Sforza Fogliani - dell'ennesima conferma di una sensazione
che ormai tutti i cittadini percepiscono. Il peso del Fisco sulla casa
ha raggiunto un livello non più sopportabile e la tendenza non
accenna ad arrestarsi. Viceversa, le sempre più ampie facoltà
attribuite ai Comuni, in special modo in materia di Ici, contribuiscono
a rafforzare tale tendenza, risolvendosi quasi esclusivamente in aumento
costante del livello di imposizione".
"A tutto ciò deve poi aggiungersi - ha concluso Sforza Fogliani
- un aspetto importante che si lega all'eccessivo carico fiscale. La
casa, come riconosciuto recentemente dallo stesso Ministro delle Finanze
è oggetto di un numero troppo elevato di forme di imposizione,
di adempimenti, di scadenze. Una semplificazione del quadro normativo
si rende quindi essenziale quanto la riduzione del complessivo livello
di tassazione".
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